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Semafori, guasti a ripetizione: irrompe la giustiziera Ceraso

CREMONA Citelum è già nel mirino. L’ex assessore Maria Vittoria Ceraso, dopo aver tanto criticato assieme al centrodestra e ai 5 stelle la procedura complessa con cui il Comune ha assegnato l’appalto alla società francese, non perdona e presenta un’interrogazione scritta sul ritardo nella manutenzione dei semafori. Guasti che un’azienda municipalizzata come l’Aem di un tempo avrebbe riparato subito, mentre la concessione comunale alla multinazionale francese si è presentata subito con alcuni disservizi nella soluzione dei guasti ai semafori. Il caso di via Persico al Maristella è emblematico: dopo due settimane dalla segnalazione rimane il giallo intermittente perenne, quindi per regolare il traffico non resta che gravare sulla polizia municipale. E dire che l’intenzione manifestata dal sindaco Galimberti e della giunta, oltre che di Servizi per Cremona, dal primo gennaio incorporata da Aem, era opposta: garantire cioè interventi tempestivi di manutenzione stradale, secondo la gravità, su segnalazione dei cittadini, per evitare ad esempio che le buche stradali, a volte pericolose per biciclette e veicoli, durassero mesi. Nei confronti di Citelum, che fa capo al colosso transalpino EdF, inoltre, l’amministrazione ha sempre rivendicato il proprio ruolo di controllo, parlando di investimenti finalizzati a rendere Cremona decisamente più moderna, anzi una vera e propria smart city. Ci pensa però Maria Vittoria Ceraso a contestare i proclami sui risparmi apportati dalla convenzione con Citelum: va tenuto conto infatti del lavoro in più svolto dai vigili, mentre il nuovo numero verde e l’indirizzo email, che sembravano garantire manutenzioni veloci, non hanno dato soluzioni. La serie dei guasti si allunga e non si limita al quartiere Maristella: all’inizio di maggio è toccato all’incrocio fra le vie Postumia, Tonani, Buoso da Dovara e Pippia, con disagi per diversi giorni. Poi sono andati in tilt i semafori dell’incrocio tra via Massarotti e via Trebbia, accanto a una scuola. Inoltre l’ex comandante dei vigili Germanà Ballarino, da quanto si è saputo, ha protocollato una lettera in cui segnala il mancato tempestivo intervento di Citelum in via Dante, via Orti Romani e via Belfiore, per lo stesso tipo di disservizio. Ceraso, dunque, chiede al sindaco quanti giorni vengono concessi a Citelum per le riparazioni e se è prevista una penale.

Altro che ecosistema urbano, l’aria è scadente

Ogni volta che il meteo si stabilizza, non piove e non c’è vento, le centraline dell’Arpa confessano che l’aria di Cremona e provincia è scadente, come in quasi tutto il territorio lombardo. E’ questa la qualità dell’aria di ogni giorno se non viene ripulita dal vento o dalla pioggia. L’Arpa indica una media di 90 su Cremona, con delle punte più alte nelle singole centraline, mentre Spinadesco è arrivata a 114. In tutto i giorni di sforamento della soglia d’allerta di 50, compresi gli ultimi tre (il dato di oggi sarà disponibile domani), sono 31 nel 2016. Il limite europeo di 35 si avvicina. pm10-17-novembre

Lo scorso 4 novembre il Comune di Cremona era entrato in pre-allerta per il blocco del traffico e le altre limitazioni decise d’accordo con i Comuni del circondario e la Regione. Solo pochi giorni fa l’amministrazione gongolava per la risalita di alcune posizioni nella classifica nazionale di Ecosistema urbano, che considera alcuni fattori rilevanti e li inserisce in un calcolo statistico, senza una valutazione complessiva. Cremona è salita dal 30° posto del 2014 al 20° di quest’anno grazie alla differenziata porta a porta, alla depurazione delle acque, agli interventi per la riduzione della dispersione della rete, all’incremento delle zone pedonali e al potenziamento delle piste ciclabili. L’assessore Alessia Manfredini può essere orgogliosa di questi singoli risultati, ma qualità dell’aria resta cattiva perché il sistema economico non produce altro risultato complessivo che questo. Il sindaco Galimberti e il presidente della Provincia Viola potrebbero impegnarsi seriamente per migliorare un quadro decisamente negativo da almeno 12 anni, anche se il 2016, grazie alle condizioni atmosferiche e ad alcuni accorgimenti, ha fatto diminuire l’inquinamento dell’aria. Non si respira liuteria e aria promozionale di un territorio. L’assessore Alessia Manfredini ha sempre mostrato la dovuta sensibilità a un argomento serio come questo, e i vertici delle istituzioni locali invece si espongono soprattutto per questioni di bilancio o di promozione della città o per giustificare le alleanze con il privato. E a Marrakech la conferenza sul clima cop22, dopo l’accordo cop21 di Parigi 2015, non ha fatto avanti: non ci si può arrendere all’involuzione statutinense trumpista o obamista.