“Arvedi produce anche schifezze, non possiamo metterci le fette di salame sugli occhi e vedere solo la bellezza, il museo del violino, il campo sportivo, la Cremonese, la casa di riposo ex La Pace e i posti di lavoro e il Pil, ci sono anche le schifezze”. Discorso chiaro quello del sindaco di Grumello Fabio Scio durante il consiglio comunale di ieri sera: “Arvedi sul territorio c’è, che piaccia o non piaccia”. E poi: “Arvedi ha il diritto di presentare un progetto e la pubblica amministrazione ha il dovere di considerarlo obiettivamente per quel che è, senza dire sì o no a priori”. Il sindaco Scio è stato l’unico sindaco a porre in modo semplice e chiaro il problema della presenza dell’acciaieria Arvedi in quanto produttrice di rifiuti e generatrice di discariche sul territorio, e ad opporre un diniego a un progetto di rilievo, come quello della discarica su un’area della storica Cava di Grumello. Diniego argomento, che si è tradotto in una lunga serie di prescrizioni dell’amministrazione provinciale, dato che la Valutazione d’impatto ambientale è stata positiva ma condizionata. Già il Pd, prima delle elezioni comunali di Cremona, si era opposto risolutamente e pubblicamente al progetto di discarica di Cremona Ecologia nell’Ate 16 della provincia di Cremona. Il Comune di Grumello ha analizzato il progetto senza ostilità e ora intende ricorrere al Tar e se necessario al Consiglio di Stato nel caso in cui l’Autorizzazione integrata ambientale venga concessa in futuro dall’ente Provincia.